
Montepulciano d’Abruzzo
Il Montepulciano ha un grappolo di grandezza e compattezza media, quasi sempre alato, di forma piramidale o conica. Matura in epoca avanzata (in genere le prime settimane di ottobre). Va precisato che il Vino Nobile di Montepulciano non ha legami con questo vitigno, ma è vinificato con un clone di Sangiovese e prende il proprio nome dalla città toscana di Montepulciano, in provincia di Siena, dov’è prodotto.
Trebbiano d’Abruzzo
La prime fonti storiche che parlano del Trebbiano d’Abruzzo risalgono al XVI secolo quando si parla di un vino bianco chiamato Trebulanum d’Abruzzo. Il Trebbiano ha avuto una nuova evoluzione dagli anni Sessanta del secolo scorso con l’arrivo della DOC e la prima concreta valorizzazione qualitativa del prodotto. Da allora questo vino abruzzese ha avuto un successo crescente.


Falanghina IGT Terre di Chieti
La falanghina è una varietà molto antica, probabile sia il vitigno più antico al mondo, ma con buona certezza possiamo ritenere che fosse coltivata già ai tempi dei Romani. Oggi questa varietà esprime aromi intensi e profondi, conferendo al vino un’eleganza particolare.
I grappoli hanno forma conica, con elevata densità e compattezza, ben dotati di pruina. La pianta è vigorosa, e le sue rese sono nella media, costanti.
In Abruzzo Cantine Mucci è stata la prima a vinificarla ed imbottigliarla, essendone quindi precursore, altrettanto nell’intuire felice blend con “altra uva” il Trebbiano d’Abruzzo. Oggi nel nostro territorio, questa uva e il vino che se ne ricava, fanno “concorrenza” a quella prodotta nella regione d’origine.
Ulteriore testimonianza che il famoso “teruar” la dice lunga…
Pecorino IGT TDC
Il pecorino è un vitigno a bacca bianca, rientrante nel grande gruppo dei vitigni italici di vecchia origine e diffusione, soprattutto presenti nelle zone collinari delle Marche e dell’Abruzzo.
Seppur la storia di questo vitigno non è ricca di particolari circa la presenza territoriale, negli anni ottanta, in contemporanea della prima introduzione, di vari vitigni internazionali, in funzione “miglioratrice” delle nostre uve o semplicemente per “moda”, sia nelle Marche sia in Abruzzo sono stati riscoperti diversi vitigni autoctoni e tra essi il Pecorino. Nella nostra regione la sua presenza “documentata” risale alla fine degli anni settanta.


Sangiovese
Il Sangiovese è un vitigno italiano a bacca nera. È tra i più diffusi (le aree coltivate coprono l’11% della superficie viticola nazionale); viene coltivato dalla Romagna fino alla Campania ed è tradizionalmente il vitigno più diffuso in Toscana.
Entra negli uvaggi di centinaia di vini, tra i quali alcuni dei più prestigiosi vini italiani: Carmignano, Rosso Piceno Superiore, Rosso Conero riserva, Chianti e Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano, Montefalco rosso, Sangiovese di Romagna, Morellino di Scansano e molti altri meno conosciuti ma altrettanto pregevoli.
Merlot
Il Merlot è un vitigno a bacca nera, il cui nome deriva dalla particolare predilezione che ha il merlo per le sue bacche, originario della Gironda (Francia), da cui nascono (in uvaggio con il Cabernet) alcuni dei più prestigiosi vini al mondo (Château Lafite-Rothschild, Château Latour, Château Margaux). Château Petrus e Masseto sono due esempi di prestigiosi vini ottenuti unicamente da uve Merlot.
Il merlot e lo chardonnay sono, tra i vitigni francesi cosiddetti “internazionali”, quelli più coltivati in ogni parte del mondo, anche grazie alla loro elevata adattabilità.


Cabernet Sauvignon
Il Cabernet-Sauvignon è un vitigno a bacca nera originario della Gironda, nelle zone del Médoc e del Graves-Saint-Amant, ed è senz’altro la varietà più duttile al mondo per la produzione di vini di grande qualità e longevità[1]. Questo vitigno è diffuso praticamente in tutti gli areali vitivinicoli, assumendo un ruolo di rilievo anche tra le varietà internazionali.
È in grado di produrre vini intensi già nel colore, ricchi di tannini e sostanze aromatiche, capaci di lungo invecchiamento; grazie alla grande struttura di questo vitigno, si possono osare lunghe macerazioni e affinamento in legno, soprattutto rovere francese, che gli consentono di esprimere nel tempo un bouquet complesso e affascinante.






